Enrico Noris - Francesco Mezzabarba Birago - 1685-12-19

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Enrico Noris, Florence

Enrico Noris - Francesco Mezzabarba Birago - 1685-12-19
FINA IDUnique ID of the page  11006
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Enrico Noris
RecipientRecipient of the correspondence. Francesco Mezzabarba Birago
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . December 19, 1685
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Florence 43° 46' 11.53" N, 11° 15' 20.09" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Jean Foy-Vaillant, Jean Hardouin, Ezechiel Spanheim, Francesco Riccardi, Jacob Spon, Charles Patin
LiteratureReference to literature. Spanheim 16711, Noris 16812, Patin 1683c3, Spon 16834, Hardouin 16845, Noris 1741, lettre CIX, col. 270-2726
KeywordNumismatic Keywords  Tarsus , Cilicia , Anazarbos , Marseille , Livorno , Antioch , Eras , Egypt , Arados , Trajan , Roman Provincial
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 19 décembre 1685 (de Florence) : « Ho letto con sommo gusto gli argomenti co' quali inpugna V. S. Ill. la spiegazione delle lettere AMK delle medaglie di Tarso fatta dal Padre Arduino, della quale Monsù Vaillant attestò essere sua specolazione rubbatagli dal Padre Arduino con altre simili. Io però non posso approvare la interpretazione d'Amenica Kilicia, che in niuno autore si legge. E se le due Cilicie cioè prima ove era Tarso Metropoli, e la seconda ove Anazarbo, erano dette Amanica, qual Cicilia non era Amanica da cui per distinguerla si poneva alle altre parti della Provinzia tal nome? Le porte della Cicilia erano dette Amanica perch' erano un dito angusto nel medemo monte Amano, dal quale Tarso era lontano col rimanente della piana Cilicia. Io stimo che quelle note AMK fossero la cifra di Tarso improntata nelle medaglie per segno di sua nobiltà; poco importando che già vi si leggesse il titolo MHTPOIIOΛEΩC, perchè il senso sarebbe: Tarsus Metropoli, id est, o vero nempe, Prima Metropolis Cilicia, ove non v'è cacofonia di vana e superflua repetizione […] Monsù Vaillant venne per mare a Livorno da Marsiglia; onde non gli deve rincrescere non averlo veduto in Milano, per ove passerà nel ritorno. Già veggo ch'erra circa l'epoca Antiochena, poichè l'Arduino pag. 51. cita in una d'Augusto l'anno ΔN. 54. e lei mi favorirà molto mandarmene altri essenpi, imperando però Augusto col citarmi ove sono le medaglie che la contengono. In quelle de Presidi del la Siria sono segnati gli anni dell'Imperio Siriaco d'Augusto, il che non conobbe il Sig. Spanemio, come mostro ne' Cenotaffi. Già le scrissi le due medaglie quì trovate di Quintilio Varo, sopra le quali voglio stampare una Dissertazione, e se lei ne sa oltre le stampate alla pag. 51. dell'Arduino, ma però con le lettere numerali, molto mi servirebbero, e sono ANTIOXEΩN EΠI.... col cognome del Preside della Siria. Quella del Sig. Marchese Riccardi è benissimo conservata, e la stamperò col disegno, perchè apre l'adito a notizie pellegrine. Alcune medaglie d'Antiochia hanno l'epoca della città; altre degli anni d'Augusto, e ciò è certissimo. La medaglia citata dall'Arduino pag. 51. Con ΣK è errata, perchè nella Medicea simile, ma conservata in modo, che pare fatta jeri l'altro sta ΣK, cioè 26. che stimo l'anno dell'Imperio nella Siria d'Augusto, più tosto che l'Epoca d'Antiochia, qualcosa però lascierò sub dubio. Mi mandi ancora la descrizione dell'Epoca d'Antiochia di M. Aurelio, perché quella di Nerone con ΔP, già quì l'ho fra le Medicee; ma mi dica di chi sia la medaglia per poterla citare. Circa la lettera L che dicono significare nelle medaglie λυκαβαντος, mi disse il Vaillant che Monsù Spon nelle ultime Iscrizioni che finiscono nella Seitione X. quali io non ho che sino alla settima pag. 204. mi disse, replico, che mostra come i Greci già usavano tal lettera L, che poi fu presa per indicare gli anni. […] Ho osservato che gli Egizzi più che gli altrisi servirono di tale lettera L nell'indicare gli anni; non oso però dire che da loro derivasse taluso, perchè il parlare Greco passò con i Macedoni nell'Egitto. Io ho un dubbio circa l'epoca della città d'Arado. In una medaglia mediocre di Trajano Medicea si legge: APAΔΙΩN. ΔΟT. Monsù Vaillant dice che l'ultima lettera è T, cioè 300. Io che vedevo un poco incurvata la parte superiore T sospettavo che fosse un f, essendo benissimo per altro conservata la medaglia. L'Arduino pag. 67. ne porta dal Patino una di Domiziano con Est, cioè dice: anno 390. Io stimo certo ch'erri, e cne la seconda notas significhi 60. e sia º malamente copiata. Ma se in Trajano si legge Aor, come nella citata di M. Antonino pag 66. dell'Arduino si potrà leggere ZOΥ, o pure ZOT, Ma come si concorderà con altro Arduini pag. 568. num. 1. di Marco e Lucio con Arir, anno 481. Non veggo altro modo per arrivare al vero, che il confronto di molte medaglie, che io quì non trovo. In tanto le auguro felicissime le vicine solennità con l'anno nuovo Faustum felicem, e le bacio le mani, Firenze 19. Decembre 1685 » (Noris 1741, lettre CIX, col. 270-272).

References

  1. ^  Spanheim, Ezechiel (1671). Dissertationes de praestantia et usu numismatum antiquorum, editio secunda, priori longe auctior et variorum numismatum iconibus illustrata. 2 vol. Amstelodami: Apud Danielem Elsevirium.
  2. ^  Noris, Enrico (1681), Cenotaphia Pisana Caii et Lucii Cæsarum dissertationibus illustrata, Venice.
  3. ^  Patin, Charles (1683), De Phœnice in numismate imperatoris Caracallas expressa epistola, Venice, in-4
  4. ^  Spon, Jacob (1683), Recherches curieuses d'antiquité, contenues en plusieurs dissertations sur des médailles, bas-reliefs, statues, mosaïques, et inscriptions antiques, Amaulry, Lyon.
  5. ^  Hardouin, Jean (1684), Nummi antiqui populorum et urbium illustrati, François Muguet. Paris.
  6. ^  Noris, Enrico (1741), Istoria delle investiture delle dignità ecclesiastiche, scritta dal padre Enrico Noris poi cardinale di santachiesa contra Luigi Maimburgo con dugento, e quatro lettere parimente non più stampate del medesimo autore in materie erudite, in Id., Opera Omnia, V, Mantova: A spese di Gio. Alberto Tumarmani.