| |Grand document=-Lettre du 29 avril 1687 (de Florence) : « Scrissi all'Eccell. Tiepolo per il disegno della medaglia di Domiziano con ETOΥC NEOΥ IEPOΥ, e mi risponde non averne che una con un aquila e Iscrizione ETOΥC ENATOΥ. Onde veggo essere differente da quella di cui V. S. Ill. già mi scrisse. La prego mandarmi quella di Nerva con ETOΥC NEOΥ IEPOΥ, e se sia nell'Occone, o dove, perchè mi pare falsa la spiegazione del Seguino e Spanemio. Il foglio erudito di lei, lo mandai a Monsù Toinard a Parigi. Ho ricevute da Roma le medaglie intagliate, che sono in 84 pezzi di rame, e ora stò pensando e trattando, ove debba stampare il libro, che mi costa 18. Mesi di studio continuo, con l'imbrogli di procurare dissegni dentro e fuori dell'Italia. Fra le medaglie ritrovate a caso in una cassetta ch'era nella Guardarobba, delle quali niuno si ricordava, ve ne sono 90. di prima grandezza con 100. Greche che mancavano ne' 3. Musei Medicei. Io vene ho trovato con Epoca 2. d'Ascalona, 2. di Laodicea, una di ΦANEAC ΠOΛEΩC, ch'è la stampata di Faustina dal Tristano, ove con errore spropositato la parola ΘΥΓATHP spiega Conjux, mentre vuol dire PILIA; ne intende ma guasta l'Epoca. Si lavorano li 6. scrigni, per le medaglie, e S. A. mi ha ordinato la nota di tutti i libri, che trattano di medaglie, perchè ne vuole formare una scanzia da tenersi poco lontano dalli scrigni. Il giovine destinato alla Custodia delle medaglie nel venturo mese partirà per Parigi. Ha riffatti tutti gl'Indici delli 3. Musei ridotti ora in uno, e nel suo viaggio comprerà o baratterà medaglie, come ne terrà bisogno il nuovo Museo di S. A. Del resto i posteri averanno l'obbligo a me, che ho tanto detto sino, che s'è fatto un solo Museo, rimanendone delle doppie sopra 10 milla di metallo, poichè è incredibile il numero di quelle della Sicilia e Magna Grecia, che sono venute da Spagna, come che il collettore Spagnuolo era stato con magistrato in quelle parti dell'Italia. La prego continuarmi la sua grazia e le bacio le mani. Firenze 29. Aprile 1687 » (Noris 1741, lettre CXXIV, col. 286-287). | | |Grand document=-Lettre du 29 avril 1687 (de Florence) : « Scrissi all'Eccell. Tiepolo per il disegno della medaglia di Domiziano con ETOΥC NEOΥ IEPOΥ, e mi risponde non averne che una con un aquila e Iscrizione ETOΥC ENATOΥ. Onde veggo essere differente da quella di cui V. S. Ill. già mi scrisse. La prego mandarmi quella di Nerva con ETOΥC NEOΥ IEPOΥ, e se sia nell'Occone, o dove, perchè mi pare falsa la spiegazione del Seguino e Spanemio. Il foglio erudito di lei, lo mandai a Monsù Toinard a Parigi. Ho ricevute da Roma le medaglie intagliate, che sono in 84 pezzi di rame, e ora stò pensando e trattando, ove debba stampare il libro, che mi costa 18. Mesi di studio continuo, con l'imbrogli di procurare dissegni dentro e fuori dell'Italia. Fra le medaglie ritrovate a caso in una cassetta ch'era nella Guardarobba, delle quali niuno si ricordava, ve ne sono 90. di prima grandezza con 100. Greche che mancavano ne' 3. Musei Medicei. Io vene ho trovato con Epoca 2. d'Ascalona, 2. di Laodicea, una di ΦANEAC ΠOΛEΩC, ch'è la stampata di Faustina dal Tristano, ove con errore spropositato la parola ΘΥΓATHP spiega Conjux, mentre vuol dire PILIA; ne intende ma guasta l'Epoca. Si lavorano li 6. scrigni, per le medaglie, e S. A. mi ha ordinato la nota di tutti i libri, che trattano di medaglie, perchè ne vuole formare una scanzia da tenersi poco lontano dalli scrigni. Il giovine destinato alla Custodia delle medaglie nel venturo mese partirà per Parigi. Ha riffatti tutti gl'Indici delli 3. Musei ridotti ora in uno, e nel suo viaggio comprerà o baratterà medaglie, come ne terrà bisogno il nuovo Museo di S. A. Del resto i posteri averanno l'obbligo a me, che ho tanto detto sino, che s'è fatto un solo Museo, rimanendone delle doppie sopra 10 milla di metallo, poichè è incredibile il numero di quelle della Sicilia e Magna Grecia, che sono venute da Spagna, come che il collettore Spagnuolo era stato con magistrato in quelle parti dell'Italia. La prego continuarmi la sua grazia e le bacio le mani. Firenze 29. Aprile 1687 » (Noris 1741, lettre CXXIV, col. 286-287). |