| |Grand document=-Lettre du 29 novembre 1752 (de Milan): “Il piacere, che Ella trova nel leggere le lettere dell’ Apostolo Zeno ha risvegliato in me la voglia di farmele venire da Venezia, e nel tempo del loro arrivo, spero seguirà anche quello dell’opera nuova de’ Re incogniti del C.re Froelich di Vienna, che sono molto curioso di vedere. Già che Ella è già in possesso dell’orazione funebre in morte del Zeno, mi permetta almeno che le presenti I’autore della med.ma, che è il P.re Valsecchi ... [c. 119v] Egli mi dimostrò non picolo piacere nell’osservare le mie medaglie, idoli, gemme, disegni, quadri e libbri, o quanta sodisfazione non avrà nel vedere i di lei Tesori, se le mie povertà avevano la sorte di piacerli. Sono in parola di farli tenere li zolfi delle mie gemme, e speravo poterne mandare in duplo a V.S. Ill.ma la serie, ma il motivo per cui non I’eseguisco ancora si compiacerà intendere dal med.mo P.re. Non saprei significarle de raccoglitori delle antichità a Lei non per anco conosciute, se tali per accidente non fossero, il Presidente di questo Senato, Conte Pertusati, ed il Conte d’ Adda, che ambidui ne possiedono in considerabil numero, e qualch’anche il Prencipe Liechtenstein avrà incirca 800 gemme antiche di singular artificio, e forse converrà dirne qualche cosa nella sua Storia Glyptographica, all’incontro le consiglierei d’andar ben cauto di discorrer in mio riguardo, perché spesso un sol passaggio pregiudica a tutt’uno opera.” (Firenze, Biblioteca Marucelliana, BVII, 17, f° 119r-v – online). | | |Grand document=Lettre du 29 novembre 1752 (de Milan): “Il piacere, che Ella trova nel leggere le lettere dell’ Apostolo Zeno ha risvegliato in me la voglia di farmele venire da Venezia, e nel tempo del loro arrivo, spero seguirà anche quello dell’opera nuova de’ Re incogniti del C.re Froelich di Vienna, che sono molto curioso di vedere. Già che Ella è già in possesso dell’orazione funebre in morte del Zeno, mi permetta almeno che le presenti I’autore della med.ma, che è il P.re Valsecchi" ; "... [c. 119v] Egli mi dimostrò non picolo piacere nell’osservare le mie medaglie, idoli, gemme, disegni, quadri e libbri, o quanta sodisfazione non avrà nel vedere i di lei Tesori, se le mie povertà avevano la sorte di piacerli. Sono in parola di farli tenere li zolfi delle mie gemme, e speravo poterne mandare in duplo a V.S. Ill.ma la serie, ma il motivo per cui non I’eseguisco ancora si compiacerà intendere dal med.mo P.re. Non saprei significarle de raccoglitori delle antichità a Lei non per anco conosciute, se tali per accidente non fossero, il Presidente di questo Senato, Conte Pertusati, ed il Conte d’ Adda, che ambidui ne possiedono in considerabil numero, e qualch’anche il Prencipe Liechtenstein avrà incirca 800 gemme antiche di singular artificio, e forse converrà dirne qualche cosa nella sua Storia Glyptographica, all’incontro le consiglierei d’andar ben cauto di discorrer in mio riguardo, perché spesso un sol passaggio pregiudica a tutt’uno opera” (Firenze, Biblioteca Marucelliana, BVII17, cc. 119r-v – online). |