Difference between revisions of "Francesco Bianchini - Giuseppe Magnavacca - 1717-12-29"
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|Grand document=Lettre du 29 déc. 1717 : sur un beau médaillon de Crispus vu dans la collection Farnèse où le cardinal Baronio a cru voir la représentation du Christ, une hypothèse mise en doute par certains antiquaires qu’il n’a pas publié dans sa première édition des Annales mais bien dans la réédition : « nella prima edizione non si arrischio di portarlo perchè alcuni antiquari dicevano di dubitare se fosse vero. Ma due anni dopo ristampando il medesimo tomo, che è il terzo delli Annali lo porto francamente come indubitato e ne formo la figura aggiungendo che aveva risaputo che quelli antiquari cercavano discreditarlo per averlo a miglior prezzo. Ma Fulvio Ursino che lo esamino non solamente non ne dubito, ma lo pago quanto volevano alli possessori. Questo è uno de’ piu nobili monumenti christiani ch’io habbia veduto e non vi è dubbio dell’antichità. Il metallo, la patina, la maniera è fuori d’ogni dubbio. Non so se le due lettere in fondo significhino Sanctus Petrus, oppure Sirmii Percussa (Moneta). Prego V.S. molto illustrissimo vederlo nel Baronio e dirmi il suo parere sopra quelle due lettre S.P. » (Bologne, Biblioteca universitaria, Cod. It. 2421 (2) ; Missere Fontana 2009, p. 113, note 476). | |Grand document=Lettre du 29 déc. 1717 : sur un beau médaillon de Crispus vu dans la collection Farnèse où le cardinal Baronio a cru voir la représentation du Christ, une hypothèse mise en doute par certains antiquaires qu’il n’a pas publié dans sa première édition des Annales mais bien dans la réédition : « nella prima edizione non si arrischio di portarlo perchè alcuni antiquari dicevano di dubitare se fosse vero. Ma due anni dopo ristampando il medesimo tomo, che è il terzo delli Annali lo porto francamente come indubitato e ne formo la figura aggiungendo che aveva risaputo che quelli antiquari cercavano discreditarlo per averlo a miglior prezzo. Ma Fulvio Ursino che lo esamino non solamente non ne dubito, ma lo pago quanto volevano alli possessori. Questo è uno de’ piu nobili monumenti christiani ch’io habbia veduto e non vi è dubbio dell’antichità. Il metallo, la patina, la maniera è fuori d’ogni dubbio. Non so se le due lettere in fondo significhino Sanctus Petrus, oppure Sirmii Percussa (Moneta). Prego V.S. molto illustrissimo vederlo nel Baronio e dirmi il suo parere sopra quelle due lettre S.P. » (Bologne, Biblioteca universitaria, Cod. It. 2421 (2) ; Missere Fontana 2009, p. 113, note 476). | ||
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Latest revision as of 15:29, 12 October 2020
FINA IDUnique ID of the page ᵖ | 1691 |
InstitutionName of Institution. | Bologna, Biblioteca Universitaria |
InventoryInventory number. | Cod. It. 2421 (2) |
AuthorAuthor of the document. | Francesco Bianchini |
RecipientRecipient of the correspondence. | Giuseppe Magnavacca |
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . | December 29, 1717 |
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. | |
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. | Fulvio Orsini, Cesare Baronio |
LiteratureReference to literature. | Missere Fontana 2009, p. 113, note 4761 |
KeywordNumismatic Keywords ᵖ | roman, crispus, sirmium, medallions |
LanguageLanguage of the correspondence | Italian |
LinkLink to external information, e.g. Wikpedia |
Lettre du 29 déc. 1717 : sur un beau médaillon de Crispus vu dans la collection Farnèse où le cardinal Baronio a cru voir la représentation du Christ, une hypothèse mise en doute par certains antiquaires qu’il n’a pas publié dans sa première édition des Annales mais bien dans la réédition : « nella prima edizione non si arrischio di portarlo perchè alcuni antiquari dicevano di dubitare se fosse vero. Ma due anni dopo ristampando il medesimo tomo, che è il terzo delli Annali lo porto francamente come indubitato e ne formo la figura aggiungendo che aveva risaputo che quelli antiquari cercavano discreditarlo per averlo a miglior prezzo. Ma Fulvio Ursino che lo esamino non solamente non ne dubito, ma lo pago quanto volevano alli possessori. Questo è uno de’ piu nobili monumenti christiani ch’io habbia veduto e non vi è dubbio dell’antichità. Il metallo, la patina, la maniera è fuori d’ogni dubbio. Non so se le due lettere in fondo significhino Sanctus Petrus, oppure Sirmii Percussa (Moneta). Prego V.S. molto illustrissimo vederlo nel Baronio e dirmi il suo parere sopra quelle due lettre S.P. » (Bologne, Biblioteca universitaria, Cod. It. 2421 (2) ; Missere Fontana 2009, p. 113, note 476).
References
- ^ Missere Fontana, F. (2009), Testimoni parlanti. Le monete antiche a Roma tra Cinquecento e Seicento, Rome.