Francesco Gottifredi - Leopoldo de' Medici - 1656-11-4

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Francesco Gottifredi, Rome

Francesco Gottifredi - Leopoldo de' Medici - 1656-11-4
FINA IDUnique ID of the page  6031
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. Carteggio d’artisti, VIII, f° 637
AuthorAuthor of the document. Francesco Gottifredi
RecipientRecipient of the correspondence. Leopoldo de' Medici
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . November 4, 1656
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Rome 41° 53' 35.95" N, 12° 28' 58.55" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Peter Fytton
LiteratureReference to literature. Filetti Mazza 1998a, p. 371
KeywordNumismatic Keywords  Death
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 4 nov. 1656 (de Rome) : « Sento con molta amarezza la perdita del signor Pietro (nb : Peter Fytton ou Ficton), come d’un buono et onorato gentiluomo, piccia a Dio d’averle dato, come spero, riposo e pace. La curiosità che ho aura sempre grandissima di veder tante maraviglie adunate in una sola città, è stata sempre mortificata da una complicanza di moltissimi interessi che hanno tenuto sin qui inchiodata la persona all’assistenza delle cure domestiche, stando tutta la mole d’una numerosa famiglia sopra le mie spalle, senz’agiunto di fratelli o d’altri congionti a’quali la potesse per minimo tempo appoggiare, e potrà esser sicura Vostra Altezza Serenissima che, si avessi qualche respio, non mi terrebbono le catene, ch’io (già che Vostra Altezza mi fa tanta grazia del suo coratissimo invito) defraudassi me medesimo in cosa tanto bramata e nel debito in che mi ha constituito Vostra Altezza con tanti favori di riverirla di presenza e saziar gl’occhi in quelle cose che sono il non plus ultr delle cose maravigliose del mondo, staro pregando pero Iddio che esaudisca quanto prima in questa parte i miei desideri che sono ardentissimi. Quanto all’impegnarmi nell’avvenire più ardentemente nel servizio di Vostra Altezza in queste materie, la rendo certa che non avendo io abilità di servir Vostra Altezza in altro, llora mi reputero da lei maggioramente onorato, quando ella si degnara in simili cose continuamente impiegarmi. Rendendola anco certa, che tutte quelle notizie ch’io avvro in questa professione, non avro mai ambizione maggiore che di notificarle a Vostra Altezza, ancor ch’io mi creda che costi in Firenze si trovino ancor gentiluomini di questa professione molto intendenti » (Firenze, ASF, Carteggio d’artisti, VIII, f° 637; M. Fileti Mazza 1998, p. 37).

References

  1. ^ Filetti Mazza 1998a