Francesco Gottifredi - Leopoldo de' Medici - 1652-10-19: Difference between revisions

From Fina Wiki
No edit summary
No edit summary
 
Line 3: Line 3:
|Inventory=Carteggio d’artisti, VIII, f° 620
|Inventory=Carteggio d’artisti, VIII, f° 620
|Author=Francesco Gottifredi
|Author=Francesco Gottifredi
|Recipient=Leopoldo de Medici
|Recipient=Leopoldo de' Medici
|Correspondence date=1652/10/19
|Correspondence date=1652/10/19
|Place=Rome
|Place=Rome

Latest revision as of 21:38, 11 April 2020


Francesco Gottifredi, Rome

Francesco Gottifredi - Leopoldo de' Medici - 1652-10-19
FINA IDUnique ID of the page  6029
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. Carteggio d’artisti, VIII, f° 620
AuthorAuthor of the document. Francesco Gottifredi
RecipientRecipient of the correspondence. Leopoldo de' Medici
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . October 19, 1652
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Rome 41° 53' 35.95" N, 12° 28' 58.55" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Lucas Holstenius
LiteratureReference to literature. Filetti Mazza 1998a, p. 39Filetti Mazza 1998a
KeywordNumismatic Keywords  Portrait , Drawing
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
Map
Loading map...
You can move or zoom the map to explore other correspondence!
Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 19 oct. 1652 (de Rome) : « All’onore che Vostra Altezza Serenissia mi fa col commandarmi, vorrei esser atto a corresipondere con gl’effetti, come ne sono sempre desiderosissimo. Nel riconoscer pero le test delle quali mi manda i disegni, dico che per quanto posso apprender detto disegno, la testa d’uomo è di Teofrasto, quale se ben non pare al tutto simile a quella che è stampata, tutto cio paragonata all’originale, chi è qui, mi pare di poterlo giudicar tale ; delle due done quella della stola, essendo di maniera et abito greco, si puol verisimilmente dire sia ritratto d’alcuna regina o principessa greca della quale non abbiamo notizie. L’altro ritratto di donna mi è similmente incognito, li ho fatti vedere al signor Holtenio, ma cio non è di sua professione, né abbiamo qui persona intendente. Non è pero da maravigliarsi che quantità di ritratti in marmo restino incogniti, perché essendo quasi infinito il numero de qugli che, come dicono gl’istorici in Roma et in Grecia, si facevano ritratte in marmo, di quelli solo ci è arrivata la cgnizione, a’ quali si batterono anche le medaglie, essendo stati rarissimi quegli che hanno conservato nell’istesso marmo il nome. Conservato fra tanto questi disegni, se col tempo ne potessi avere qualche lume ch’ora non ho » (Firenze, ASF, Carteggio d’artisti, VIII, f° 620 ; M. Fileti Mazza 1998, p. 39).