Fulvio Orsini - Antonio Agustin - 1566-10-12: Difference between revisions

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|Numismatic keyword=roman; pescennius niger; Servius Rufus; collection classification
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|CorrespondenceLanguage=Italian
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|Grand document=Lettre du 12 octobre 1566 (de Rome): "Quando io ricevei l’ultima lettera di V. S. R., ero in Caprarola, et non son poi tornato a Roma, se non quattro giorni fa, per esser stato in molti luoghi in servitio de’ patroni, et hora essendo qua, à niuna cosa ho pensato prima che a servire V. S. R. sicome e debito mio. Et quanto al Pescennio, io credo sia piutosto smarrito che perso, non mi parendo altramente verisimile, havendomi mostro il Canonico Manlo le medaglie che recupero da quel servitore di mio Martino, esser furto di huomo che cercava l’argento, et non la rarita de le cose che non intendeva «  « II Servius Rufus sta cosi, tanto nell’aureo, quanto nell’argenteo nummo. Appresso Tacito nel 13 si fa mentione d’un Sentio Rufo, o vero, Senio, secondo i libri scritti. V. S. R. consideri si quid ad rem. Il Cardinale Granvela si raccorda assai assai a V. S. R. E tutto ne le medaglie, et se non fosse tanto impedito da le facende, sarrebbe una dolce pratica. lo penso d’haver condutto a buon termine la pratica del studio di Pirrho per il Cardinale Farnese, se l’uno o l’altro non mi manca, che in vero, se perdemo Pirro da Roma, poco piu vi resta, che mio Benedetto ha perso la memoria afatto, il Padre Ottavio non puo durare troppo fatica et il Frate Onofrio e un piantatore di carote, secondo dice il vulgo, si che V. S. R. vede l’antichita come sono ridotte" (Madrid, Biblioteca Nacional, Ms. 5781 [Former number, Q, 87], 42 v-48 v; Wickersham Crawford 1913, lettre n° 1, p. 581-584).
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Revision as of 16:13, 12 December 2021


Fulvio Orsini, Rome

Fulvio Orsini - Antonio Agustin - 1566-10-12
FINA IDUnique ID of the page  6799
InstitutionName of Institution. Madrid, Biblioteca Nacional de España
InventoryInventory number. Ms. 5781 [Former number, Q, 87], 42 v-48 v
AuthorAuthor of the document. Fulvio Orsini
RecipientRecipient of the correspondence. Antonio Agustin
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . October 12, 1566 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Rome 41° 53' 35.95" N, 12° 28' 58.55" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Antoine Perrenot de Granvelle, Pirro Ligorio, Onofrio Panvinio, Alessandro Farnese, Ottavio Pantagato
LiteratureReference to literature. Wickersham Crawford 1913, Lettre n° 1, p. 581-584Wickersham Crawford 1913
KeywordNumismatic Keywords  Roman , Pescennius Niger , Servius Rufus , Collection Classification
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://www.jstor.org/stable/457056?seq=1#metadata info tab contents
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 12 octobre 1566 (de Rome): "Quando io ricevei l’ultima lettera di V. S. R., ero in Caprarola, et non son poi tornato a Roma, se non quattro giorni fà, per esser stato in molti luoghi in servitio de’ patroni, et hora essendo quà, à niuna cosa hò pensato prima che à servire V. S. R. sicome è debito mio. Et quanto al Pescennio, io credo sia piutosto smarrito che perso, non mi parendo altramente verisimile, havendomi mostro il Canonico Manlo le medaglie che recuperò da quel servitore di mio Martino, esser furto di huomo che cercava l’argento, et non la rarità de le cose che non intendeva" ; "II Servius Rufus stà così, tanto nell’aureo, quanto nell’argenteo nummo. Appresso Tacito nel 13 si fà mentione d’un Sentio Rufo, ò vero, Senio, secondo i libri scritti. V. S. R. consideri si quid ad rem. Il Cardinale Granvela si raccorda assai assai à V. S. R. E' tutto ne le medaglie, et se non fosse tanto impedito da le facende, sarrebbe una dolce pratica. lo penso d’haver condutto à buon termine la pratica del studio di Pirrho per il Cardinale Farnese, se l’uno ò l’altro non mi manca, che in vero, se perdemo Pirro da Roma, poco più vi resta, che mio Benedetto ha perso la memoria afatto, il Padre Ottavio non può durare troppo fatica et il Frate Onofrio è un piantatore di carote, secondo dice il vulgo, sì che V. S. R. vede l’antichità come sono ridotte. (...) Da Roma à XII d'ottobre 1566" (Madrid, Biblioteca Nacional, Ms. 5781 [Former number, Q, 87], 42 v-48 v; Wickersham Crawford 1913, lettre n° 1, p. 581-584).