Leonardo Agostini - Leopoldo de Medici - 1672-5-14

From Fina Wiki
Revision as of 20:40, 10 November 2019 by FDeCallatay (talk | contribs)
(diff) ← Older revision | Latest revision (diff) | Newer revision → (diff)


Leonardo Agostini, Rome

Leonardo Agostini - Leopoldo de Medici - 1672-5-14
FINA IDUnique ID of the page  913
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. Carteggio d’artisti, XVII, f° 116r et v
AuthorAuthor of the document. Leonardo Agostini
RecipientRecipient of the correspondence. Leopoldo de Medici
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . May 14, 1672
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Rome 41° 53' 41.28" N, 12° 29' 7.22" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Pietro Andrea Andreini
LiteratureReference to literature. Filetti Mazza 1998a, p. 58-91
KeywordNumismatic Keywords  Catalogue , Market , Local Finds , Collector
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
Map
Loading map...
You can move or zoom the map to explore other correspondence!
Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 14 mai 1672 (de Rome) : « Ho veduto la nota delle medaglie che desidera il personnagio che mi significa, delle quali alcune sono difficilissime a ritrovare, altre impossibili a verderle né darsi ilcaso a trovarle, con tutto cio iomi andera, ma gli dica con pura sincerità che in Roma sono cosi scarse le occasioni di tal materie mediante li oltamontani, et particolarmente li signori francesi che hanno asciugato questa città, che non si vede più nulla intorno alle altre antichità che Vostra Signoria mi descrive desiderarsi da codeste grandezze. Gli dico puramente che quando il Serenissimo Granduca et il Serenissimo signor principe Cardinale non si compiaccino l’Altezze loro di queste mie curiosità, averei campo largo di servire al personnagio che ella mi significa in ogni genere che Vostra Signoria mi ravvisa, ma desidero e la prego che volendo servirsi delle mie cose, vorrei fussero vedute da persone virtuose et intendenti di queste materie, perché a dirgli con ogni libertà, in questa città et altrove molti sono che le guardano e pochi le conoscono e quindi avviene che i principi alcuna volta son mal serviti ; intorno ai prezzi di dette mie cose mi rimettero sempre al giudizio di persone che intendino e che sappino conoscere il buono e l’antico e moderno et il ben restaurato. Io ho voglia di esitarle conoscendomi poco lontano da finire questa misera vita. Se Vostra Signoria si compiace farsi mostrare dal Signor Pietro Andrea Andreini il disegno di una mia urna, vedrà cosà degnia assai » (Firenze, ASF, Carteggio d’artisti, XVII, f° 116r et v ; M. Fileti Mazza 1998, p. 58-9).

References

  1. ^ Filetti Mazza 1998a