Nicolas-Claude Fabri de Peiresc - Natalizio Benedetti - 1613-8-14: Difference between revisions

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|Associated persons=Lelio Pasqualini
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|Literature=Carpita 2006, pp. 145-146, doc. 5
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|Grand document=« ... di modo che non ho tempo di mettere all’ordine ciò che desideravo mandarle, neanche di pensare all’interpretatione dimandata delle Anticaglie contenute nello scatolino. Io la ringratio solamente per cento milla volte di tante curiosità che le (sic) piaciuto mandarme, fra le quali sono rarissime, et di grandissimo mio gusto quella Bolla di piumbo antica, diversa di quella che mi donò M.re Lelio [Pasqualini], et ancora una monetina d’argento dove è il R.P. non mi dispiace d’altro che di non havere alle mani cosa degna di lei à mandar in scambio... Le Monete descritte nella carta sono Oboli vecchi di 3 o 4 cento anni in circa... » (Bibliothèque Municipale d’Avignon, Ms 202 (1020), p. 111-112, minute ; voir V. Carpita 2006, p. 145-146, doc. 5).
|Grand document=« ... di modo che non ho tempo di mettere all’ordine ciò che desideravo mandarle, neanche di pensare all’interpretatione dimandata delle Anticaglie contenute nello scatolino. Io la ringratio solamente per cento milla volte di tante curiosità che le (sic) piaciuto mandarme, fra le quali sono rarissime, et di grandissimo mio gusto quella Bolla di piumbo antica, diversa di quella che mi donò M.re Lelio [Pasqualini], et ancora una monetina d’argento dove è il R.P. non mi dispiace d’altro che di non havere alle mani cosa degna di lei à mandar in scambio... Le Monete descritte nella carta sono Oboli vecchi di 3 o 4 cento anni in circa... » (Bibliothèque Municipale d’Avignon, Ms 202 (1020), p. 111-112, minute ; voir V. Carpita 2006, p. 145-146, doc. 5).
Note (Guy Meyer): les «oboles» sont mentionnées dans la lettre de Benedetti du 20 mai 1613: « c’è ancora una carta...» (citée supra), puis dans la lettre du 24 janvier 1614: « Me dice pur V. S. nell’altra sua, che ha l’Oboli di tutte le contrade d’Italia, e di Francia... « (p. 148); et aussi la lettre du 12 mars 1614; et encore dans la réponse de Peiresc du 25 mai 1614.
Note (Guy Meyer): les «oboles» sont mentionnées dans la lettre de Benedetti du 20 mai 1613: « c’è ancora una carta...» (citée supra), puis dans la lettre du 24 janvier 1614: « Me dice pur V. S. nell’altra sua, che ha l’Oboli di tutte le contrade d’Italia, e di Francia... « (p. 148); et aussi la lettre du 12 mars 1614; et encore dans la réponse de Peiresc du 25 mai 1614.
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Nicolas-Claude Fabri de Peiresc, Aix-en-Provence

Nicolas-Claude Fabri de Peiresc - Natalizio Benedetti - 1613-8-14
FINA IDUnique ID of the page  360
InstitutionName of Institution. Avignon, Bibliothèque municipale
InventoryInventory number. Ms 202 (1020), p. 111-112
AuthorAuthor of the document. Nicolas-Claude Fabri de Peiresc
RecipientRecipient of the correspondence. Natalizio Benedetti
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . August 14, 1613
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Aix-en-Provence 43° 31' 47.43" N, 5° 26' 50.91" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Lelio Pasqualini
LiteratureReference to literature. Carpita 2006, pp. 145-146, doc. 5Carpita 2006
KeywordNumismatic Keywords  Bulla
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

« ... di modo che non ho tempo di mettere all’ordine ciò che desideravo mandarle, neanche di pensare all’interpretatione dimandata delle Anticaglie contenute nello scatolino. Io la ringratio solamente per cento milla volte di tante curiosità che le (sic) piaciuto mandarme, fra le quali sono rarissime, et di grandissimo mio gusto quella Bolla di piumbo antica, diversa di quella che mi donò M.re Lelio [Pasqualini], et ancora una monetina d’argento dove è il R.P. non mi dispiace d’altro che di non havere alle mani cosa degna di lei à mandar in scambio... Le Monete descritte nella carta sono Oboli vecchi di 3 o 4 cento anni in circa... » (Bibliothèque Municipale d’Avignon, Ms 202 (1020), p. 111-112, minute ; voir V. Carpita 2006, p. 145-146, doc. 5). Note (Guy Meyer): les «oboles» sont mentionnées dans la lettre de Benedetti du 20 mai 1613: « c’è ancora una carta...» (citée supra), puis dans la lettre du 24 janvier 1614: « Me dice pur V. S. nell’altra sua, che ha l’Oboli di tutte le contrade d’Italia, e di Francia... « (p. 148); et aussi la lettre du 12 mars 1614; et encore dans la réponse de Peiresc du 25 mai 1614.