Nicolas-Claude Fabri de Peiresc - Pieter Paul Rubens - 1623-7-14: Difference between revisions

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|Literature=Rooses - Ruelens 1900, no. 340, p. 196-198; Callataÿ 2017, p. 106-107, n° 125.
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|Grand document=14 July 1623 (from Paris): “La relatione dello stato del Sgr de Bie me data carissima et vorrei ben che gli si risolvesse a fare metter ogni cosa in luce si come quella delli SSri Coberger et Broumans” ; “Intorno alle medaglie se V. S. ha ben comprese le mie parole cosi in sritto come di voce V. S. et il Sr Rockox haveranno potuto chiarirsi che l’intentione mia non fu mai di far smembrar il Sarapide d’Alessandro Severe, se non in caso che di dasse via questa prima serie o intiera o per particelle. Si come ne amo le medaglie ch’io misi da parte et le quali mi restono in mano conforme all’ordine che V. S. m’haveva dato quie se non in caso che succedesse l’essecutione del trattato del Sr di Lausone et non altramente, che non sarebbe raggionevole di far quel torto allo studio, et se ben l’occasione del mio viaggio di Provenza mi fecce proporre di metterle fuori della cassa del Sr di Lausone; non fu mai il mio intento di impadronirmene se non con il compimento di quella conditione. Ma la gran fretta di V. S. ci tolse ogni modo di attendere come conveniva. Io mettero dunque ogni cosa in un scatolino sigillato et la lasciero in mano del Sr de Seve, mercante celebre, con ordine di servarla sin tanto che doppo li tre mesi passati il Sr di Lausone pagando la sua parte et io la mia, lo scatolino mi si possa mandare in Provenza, o che non facendo il Sre di Lausone detto pagamento lo scatolino s’habbia da consignare ui al Sr Ferarino a nome di V. S. o a tal altro que V. S. commandera di che la preggo di risolvermi con la sua prima risposta, che non credo di potere fare qui maggior soggiorno che sino alla ricevuta della sua risposta alla presente, la malattia andando crescendo et scacciandomi fuora di questa citta, dove non credo che restino molte persone di conditione. Io le ringratio le SS. VV. della cortese offerta, ma io fo conto di pagare dette medaglie in ogni modo quando m’habbino da cascare in mano et che si sminisca a proportione il pretio convenuto con il Sr de Lausone. Per conto delle altre medaglie senza l’indispositione del Sr Cointo io sperava ch’egli fosse per pigliarle tutte, ma non se potuto fare altro et io non so che farei con la malattia crescente, la quale e di grandissimo impedimento a questi trattati et spese in cose inutili, et le quali sono di custodia assai difficile in tali congiuntura di malo publico. Senza il quale io non securissimo, che si sarebbe dato spacio ad ogni cosa per certo ma con qesto impendimento non posso sperare altro che l’esecutione del trattato del Sr de Lausone, il quale non mancara di parole facilmente. Et con questo per fine le bacio di core le mani et alli Ssri Rocokox et Gevartio, pregando Iddio de conservarle bene”; “Postscritta. Ho pensato che sarebbe meglio che lo scatolino delle medaglie ch’io ho messe da parte, corra il medesimo rischio del resto del cabinetto per vietare che se là contagione entrasse in casa del Sr de Seve, non me ne fosse imputato il fallo a me, et che non vi si corresse maggiore pericolo che in quella dell’ambasciatrice, et per ciò io tengo che sara piu a propositio chio consegni lo scatolino in mano della Sigra Ambasciatrice et cosi faro avanti che partinmo di questa citta, se V. S. non trova l’altro depositario migliore, di che ella mi dira suo parere” (Carpentras, Bibliothèque et Musée Inguimbert, Minutes et copies des lettres de Peiresc, V, f° 700v; Rooses et Ruelens III 1900, no. 340, p. 196-198).
|Grand document=14 July 1623 (from Paris): “La relatione dello stato del Sgr de Bie me data carissima et vorrei ben che gli si risolvesse a fare metter ogni cosa in luce si come quella delli SSri Coberger et Broumans” ; “Intorno alle medaglie se V. S. ha ben comprese le mie parole cosi in sritto come di voce V. S. et il Sr Rockox haveranno potuto chiarirsi che l’intentione mia non fu mai di far smembrar il Sarapide d’Alessandro Severe, se non in caso che di dasse via questa prima serie o intiera o per particelle. Si come ne amo le medaglie ch’io misi da parte et le quali mi restono in mano conforme all’ordine che V. S. m’haveva dato quie se non in caso che succedesse l’essecutione del trattato del Sr di Lausone et non altramente, che non sarebbe raggionevole di far quel torto allo studio, et se ben l’occasione del mio viaggio di Provenza mi fecce proporre di metterle fuori della cassa del Sr di Lausone; non fu mai il mio intento di impadronirmene se non con il compimento di quella conditione. Ma la gran fretta di V. S. ci tolse ogni modo di attendere come conveniva. Io mettero dunque ogni cosa in un scatolino sigillato et la lasciero in mano del Sr de Seve, mercante celebre, con ordine di servarla sin tanto che doppo li tre mesi passati il Sr di Lausone pagando la sua parte et io la mia, lo scatolino mi si possa mandare in Provenza, o che non facendo il Sre di Lausone detto pagamento lo scatolino s’habbia da consignare ui al Sr Ferarino a nome di V. S. o a tal altro que V. S. commandera di che la preggo di risolvermi con la sua prima risposta, che non credo di potere fare qui maggior soggiorno che sino alla ricevuta della sua risposta alla presente, la malattia andando crescendo et scacciandomi fuora di questa citta, dove non credo che restino molte persone di conditione. Io le ringratio le SS. VV. della cortese offerta, ma io fo conto di pagare dette medaglie in ogni modo quando m’habbino da cascare in mano et che si sminisca a proportione il pretio convenuto con il Sr de Lausone. Per conto delle altre medaglie senza l’indispositione del Sr Cointo io sperava ch’egli fosse per pigliarle tutte, ma non se potuto fare altro et io non so che farei con la malattia crescente, la quale e di grandissimo impedimento a questi trattati et spese in cose inutili, et le quali sono di custodia assai difficile in tali congiuntura di malo publico. Senza il quale io non securissimo, che si sarebbe dato spacio ad ogni cosa per certo ma con qesto impendimento non posso sperare altro che l’esecutione del trattato del Sr de Lausone, il quale non mancara di parole facilmente. Et con questo per fine le bacio di core le mani et alli Ssri Rocokox et Gevartio, pregando Iddio de conservarle bene”; “Postscritta. Ho pensato che sarebbe meglio che lo scatolino delle medaglie ch’io ho messe da parte, corra il medesimo rischio del resto del cabinetto per vietare che se là contagione entrasse in casa del Sr de Seve, non me ne fosse imputato il fallo a me, et che non vi si corresse maggiore pericolo che in quella dell’ambasciatrice, et per ciò io tengo che sara piu a propositio chio consegni lo scatolino in mano della Sigra Ambasciatrice et cosi faro avanti che partinmo di questa citta, se V. S. non trova l’altro depositario migliore, di che ella mi dira suo parere” (Carpentras, Bibliothèque et Musée Inguimbert, Minutes et copies des lettres de Peiresc, V, f° 700v; Rooses et Ruelens III 1900, no. 340, p. 196-198).
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Nicolas-Claude Fabri de Peiresc, Paris

Nicolas-Claude Fabri de Peiresc - Pieter Paul Rubens - 1623-7-14
FINA IDUnique ID of the page  709
InstitutionName of Institution. Carpentras, Bibliothèque Inguimbertine
InventoryInventory number. Minutes et copies des lettres de Peiresc, V, f° 700v
AuthorAuthor of the document. Nicolas-Claude Fabri de Peiresc
RecipientRecipient of the correspondence. Pieter Paul Rubens
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . July 14, 1623
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Paris 48° 51' 23.80" N, 2° 21' 5.40" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Jacques de Bie, Wenceslas Cobergher, Charles Brooman, Nicolaas Rockox, Jean de Lauson, Thomas Le Cointre
LiteratureReference to literature. Rooses - Ruelens 1900, no. 340, p. 196-198Rooses - Ruelens 1900, Callataÿ 2017, p. 106-107, n° 125.Callataÿ 2017
KeywordNumismatic Keywords  Price
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://www.academia.edu/34630611/2017 Glory and misery of Belgian numismatics from the 16th to the 18th c
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

14 July 1623 (from Paris): “La relatione dello stato del Sgr de Bie me data carissima et vorrei ben che gli si risolvesse a fare metter ogni cosa in luce si come quella delli SSri Coberger et Broumans” ; “Intorno alle medaglie se V. S. ha ben comprese le mie parole cosi in sritto come di voce V. S. et il Sr Rockox haveranno potuto chiarirsi che l’intentione mia non fu mai di far smembrar il Sarapide d’Alessandro Severe, se non in caso che di dasse via questa prima serie o intiera o per particelle. Si come ne amo le medaglie ch’io misi da parte et le quali mi restono in mano conforme all’ordine che V. S. m’haveva dato quie se non in caso che succedesse l’essecutione del trattato del Sr di Lausone et non altramente, che non sarebbe raggionevole di far quel torto allo studio, et se ben l’occasione del mio viaggio di Provenza mi fecce proporre di metterle fuori della cassa del Sr di Lausone; non fu mai il mio intento di impadronirmene se non con il compimento di quella conditione. Ma la gran fretta di V. S. ci tolse ogni modo di attendere come conveniva. Io mettero dunque ogni cosa in un scatolino sigillato et la lasciero in mano del Sr de Seve, mercante celebre, con ordine di servarla sin tanto che doppo li tre mesi passati il Sr di Lausone pagando la sua parte et io la mia, lo scatolino mi si possa mandare in Provenza, o che non facendo il Sre di Lausone detto pagamento lo scatolino s’habbia da consignare ui al Sr Ferarino a nome di V. S. o a tal altro que V. S. commandera di che la preggo di risolvermi con la sua prima risposta, che non credo di potere fare qui maggior soggiorno che sino alla ricevuta della sua risposta alla presente, la malattia andando crescendo et scacciandomi fuora di questa citta, dove non credo che restino molte persone di conditione. Io le ringratio le SS. VV. della cortese offerta, ma io fo conto di pagare dette medaglie in ogni modo quando m’habbino da cascare in mano et che si sminisca a proportione il pretio convenuto con il Sr de Lausone. Per conto delle altre medaglie senza l’indispositione del Sr Cointo io sperava ch’egli fosse per pigliarle tutte, ma non se potuto fare altro et io non so che farei con la malattia crescente, la quale e di grandissimo impedimento a questi trattati et spese in cose inutili, et le quali sono di custodia assai difficile in tali congiuntura di malo publico. Senza il quale io non securissimo, che si sarebbe dato spacio ad ogni cosa per certo ma con qesto impendimento non posso sperare altro che l’esecutione del trattato del Sr de Lausone, il quale non mancara di parole facilmente. Et con questo per fine le bacio di core le mani et alli Ssri Rocokox et Gevartio, pregando Iddio de conservarle bene”; “Postscritta. Ho pensato che sarebbe meglio che lo scatolino delle medaglie ch’io ho messe da parte, corra il medesimo rischio del resto del cabinetto per vietare che se là contagione entrasse in casa del Sr de Seve, non me ne fosse imputato il fallo a me, et che non vi si corresse maggiore pericolo che in quella dell’ambasciatrice, et per ciò io tengo che sara piu a propositio chio consegni lo scatolino in mano della Sigra Ambasciatrice et cosi faro avanti che partinmo di questa citta, se V. S. non trova l’altro depositario migliore, di che ella mi dira suo parere” (Carpentras, Bibliothèque et Musée Inguimbert, Minutes et copies des lettres de Peiresc, V, f° 700v; Rooses et Ruelens III 1900, no. 340, p. 196-198).