| |Grand document=-Lettre du 1 sept. 1668 (de Rome) : « Ho fatto vedere a diversi il medaglione di L. Vero, mandatomi da V(ostra) A(ltezza) con la sua de’28 del passato, e diversi sono stati i pareri sopra di esso. Oltre il Cammeli, il quale alcuni giorni sono di suo proprio motivo mi haveva detto che il medaglione incastrato nel cerchio, o sia cornice, non era antico, lo tengono per moderno in questa parte anche il Gottifredi et il Bancherotto. Mons(igno)re de’Massimi e l’abb(at)e Braccesi lo giudicano antico senza alcuna eccezione, siché i voti vengono ad essere pari, aggiunti i due ultimi a quello dell’Agostini il quale, essendomi venuto a trovar hieri per questo negozio, dopo havermi confermato più volte, con quelle espressioni che possono essere più efficaci, la certezza ch’egli haveva dell’antichità del medaglione, offerendosi anche di scommettere cinquanta scudi con qui volesse sostenere il contrario e di venire al cimento del taglio, aggiunse che questa era una congiura di alcuni i quali sono d’accordo per impedire che, se capita qualche cosa di buono, non venga nelle mani di V(ostra) A(ltezza) e che questi procuravano che succedesse di questo medaglione come era succeduto della medaglia di Vitellio, accennandomi di più, che questo glibhaverebbe levato l’animo di poter per l’avvenire servir V(ostra) A(ltezza) procurando di acquistarle le medaglie rare, che capiterebbero di mano in mano. Se quello che afferma l’Agostini sia vero o non posso dirlo a V(ostra) A(ltezza), prevedo bene che da questa diversità di pareri, la quale non è inverosimile che nasca dalla passione di chi gli dà, resulterànecessariamente quello ch’egli dice. Quando V(ostra) A(ltezza) voglia governarsi secondo il parente universale di questi nostri periti, i quali non so se habbiano tutti o la medesima cognizione o la medesima volontà, l’Agostini certo è che per confessione di tutti gli altri in discerne l’antico dal moderno è superiore ad ognuno, né per altro posso persuadermi che egli voglia mettere in mezzo V(ostra) A(ltezza) in una cosa, che non è interesse suo. Nel resto il prezzo da ognuno è stimato buonissimo e l’Agostini mi dice che un medico francese, che fa incetta di medaglie, ritornato a questi giorni di Francia, gli ha voluto dare cinque doppie e che se V(ostra) A(ltezza) non lo piglia il meddaglione anderà nel certo a Parigi con suo grandissimo dolore. » (Firenze, ASF, Carteggio d’artisti, X, f° 214r et v; Giovannini 1984, p. 216, lettre 108). | | |Grand document=-Lettre du 1 sept. 1668 (de Rome) : « Ho fatto vedere a diversi il medaglione di L. Vero, mandatomi da V(ostra) A(ltezza) con la sua de’28 del passato, e diversi sono stati i pareri sopra di esso. Oltre il Cammeli, il quale alcuni giorni sono di suo proprio motivo mi haveva detto che il medaglione incastrato nel cerchio, o sia cornice, non era antico, lo tengono per moderno in questa parte anche il Gottifredi et il Bancherotto. Mons(igno)re de’Massimi e l’abb(at)e Braccesi lo giudicano antico senza alcuna eccezione, siché i voti vengono ad essere pari, aggiunti i due ultimi a quello dell’Agostini il quale, essendomi venuto a trovar hieri per questo negozio, dopo havermi confermato più volte, con quelle espressioni che possono essere più efficaci, la certezza ch’egli haveva dell’antichità del medaglione, offerendosi anche di scommettere cinquanta scudi con qui volesse sostenere il contrario e di venire al cimento del taglio, aggiunse che questa era una congiura di alcuni i quali sono d’accordo per impedire che, se capita qualche cosa di buono, non venga nelle mani di V(ostra) A(ltezza) e che questi procuravano che succedesse di questo medaglione come era succeduto della medaglia di Vitellio, accennandomi di più, che questo glibhaverebbe levato l’animo di poter per l’avvenire servir V(ostra) A(ltezza) procurando di acquistarle le medaglie rare, che capiterebbero di mano in mano. Se quello che afferma l’Agostini sia vero o non posso dirlo a V(ostra) A(ltezza), prevedo bene che da questa diversità di pareri, la quale non è inverosimile che nasca dalla passione di chi gli dà, resulterànecessariamente quello ch’egli dice. Quando V(ostra) A(ltezza) voglia governarsi secondo il parente universale di questi nostri periti, i quali non so se habbiano tutti o la medesima cognizione o la medesima volontà, l’Agostini certo è che per confessione di tutti gli altri in discerne l’antico dal moderno è superiore ad ognuno, né per altro posso persuadermi che egli voglia mettere in mezzo V(ostra) A(ltezza) in una cosa, che non è interesse suo. Nel resto il prezzo da ognuno è stimato buonissimo e l’Agostini mi dice che un medico francese, che fa incetta di medaglie, ritornato a questi giorni di Francia, gli ha voluto dare cinque doppie e che se V(ostra) A(ltezza) non lo piglia il meddaglione anderà nel certo a Parigi con suo grandissimo dolore. » (Firenze, ASF, Carteggio d’artisti, X, f° 214r et v; Giovannini 1984, p. 216, lettre 108). |