Sebastiano Erizzo - Girolamo Canossa - 1560-6-10

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Sebastiano Erizzo, Venice

Sebastiano Erizzo - Girolamo Canossa - 1560-6-10
FINA IDUnique ID of the page  4750
InstitutionName of Institution. Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana
InventoryInventory number. Ms 277, cc. 89r-90r
AuthorAuthor of the document. Sebastiano Erizzo
RecipientRecipient of the correspondence. Girolamo Canossa
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . June 10, 1560 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Venice 45° 26' 13.88" N, 12° 20' 4.52" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation.
LiteratureReference to literature. Missere Fontana 2013a, p. 335, note 661, Marconato 2018, p. 1872
KeywordNumismatic Keywords  Roman , Hadrian , Maximianus
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  http://paduaresearch.cab.unipd.it/10511/1/marconato claudia tesi.pdf
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 10 juin 1560 (de Venise): "AL CONTE GIROLAMO CANOSSA Hieri mattina mi giunse un messo di vostra signoria con una sua cortesissima et amorevolissima lettera, insieme con gli onorati et bellissimi frutti delle montagne veronesi che sono dodici balle di marmo di tanto varie et belle macchie, le quali vostra signoria, troppo allargandosi in cortesia meco, mi mandò a presentare. Onde, non potendo io mancare di debita risposta, le dico ch’egli non accadeva che ella meco usasse questi termini per dimostrare l’amorevole affetto dell’animo suo da altri segni et per altre maniere da me conosciuto et compreso, quando vostra signoria si ritrovava qui in Venetia. Ora vedendola trapassar meco il segno della cortesia, debito mio è di renderle quelle //[c. 89v] gratie maggiori, che non solo la qualità del presente da me estimato più di quello che ella fa, ma l’inchinevole affetto del suo animo par che meritino, offerendole allo ’ncontro, per quanto si estendono le forze mie, tutto quello che io stesso vaglio et posso, et il mio animo appresso donandole, sì che quanto è in me vostra signoria adoperi a piacer suo come cosa propria. Quanto a nuovi acquisti di medaglie, questi giorni hebbi un bellissimo et molto netto Adriano con la galea dal riverso et il Massimino grande di metallo con le cinque figure dal congiario per riverso, che haveva il nostro Domenico, il qual tolsi per accompagnare la mia bella medaglia del Massimo suo figliuolo con le quattro figure, che vostra signoria vidde nel mio studio. Altro non le scrivo per questa, salvo che a lei per sempre //[c. 90r] mi offero, et raccomando. Di Venetia, li X di giugno MDLX" (Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana, Ms 277, cc. 89r-90r; Missere Fontana 2013a, p. 335, note 66; Marconato 2018, p. 187).

References

  1. ^  Missere Fontana, F. (2013), "Sebastiano Erizzo tra collezione, epistolario e riscrittura", Numismatica e Antichità Classiche, 42, pp. 329-355.
  2. ^  Marconato, Claudia (2018), Edizione critica dell'epistolario di Sebastiano Erizzo, letterato veneziano del secondo Cinquecento, Unpublished PhD, Padua-Liège.