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| {{Correspondence | | {{Correspondence |
| |Institution=Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana | | |Institution=Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana |
| |Inventory=Cod. G. 387 [277], Libri tre delle lettere…, fol. 148v-149r | | |Inventory=Ms 277, cc. 148v-149r |
| |Author=Sebastiano Erizzo | | |Author=Sebastiano Erizzo |
| |Recipient=Ludovico Gozzadini | | |Recipient=Ludovico Gozzadini |
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| |Place=Venice | | |Place=Venice |
| |Coordinates=45.43719, 12.33459 | | |Coordinates=45.43719, 12.33459 |
| |Literature=Missere Fontana 1995b, p. 188, note 14; Missere Fontana 2013a, p. 335, note 74 | | |Literature=Missere Fontana 1995b, p. 188, note 14; Missere Fontana 2013a, p. 335, note 74; Marconato 2018, p. 251 |
| |Numismatic keyword=casts; exchange | | |Numismatic keyword=casts; exchange; greek; exchange |
| |CorrespondenceLanguage=Italian | | |CorrespondenceLanguage=Italian |
| |Grand document=-Lettre du 25 nov. 1566 (de Venise) : à propos d’un échange d’empreintes (« impronti ») de monnaies (Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana, Cod. G. 387 [277], Libri tre delle lettere…, fol. 148v-149r ; voir Missere Fontana 1995, p. 188, note 147 et 2013, p. 335, note 74). | | |Link=http://paduaresearch.cab.unipd.it/10511/1/marconato_claudia_tesi.pdf |
| | |Grand document=Lettre du 25 novembre 1566 (de Venise): "Ricevei li giorni passati dal signor Almerigo nostro le amorevoli lettere di vostra signoria scritte li III del mese presente, insieme con lo impronto di quella medaglia greca di Antonio Caracalla, che ha per riverso quelli dui animali; il quale, sì come mi fu gratissimo, così mi duole di non potere allo ’ncontro mandarle alcuna cosa che vaglia, non havendo, di quel tempo che vostra signoria partì da Vinegia. Nondimeno, della ferma memoria ch’ella tiene di me et di sì cortese ufficio, io le rendo quelle gratie che// [c. 149r] debbo, et che le si congiungono. Et poiché l’amorevolezza sua me ne assicura, la prego, quando le veniranno simili medaglie, di mandarmi gli impronti, perché mi seranno oltre modo cari. Ma non resterò ancora di dire a vostra signoria che se ella non tiene cura di privarsi della sopradetta medaglia greca et se io ho alcuna medaglia che noi del pari ci possiamo accommodare, permutando insieme. Se non le fia grave lo scrivermi una parola, vederemo di fare alcun accordo che possa all’una et l’altra parte sodisfare. Pur vostra signoria in ciò faccia quel che le pare, ch’io d’ogni voler suo rimarrò contentissimo. Né havendo per questa altro che scriverle, le bacio le mani, offerendomi per sempre ai suoi servigi. Di Vinegia, li XXV di novembre MDLXVI" (Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana, Ms 277, cc. 148v-149r; voir Missere Fontana 1995, p. 188, note 147; Missere Fontana 2013a, p. 335, note 74; Marconato 2018, p. 251). |
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