Sebastiano Erizzo - Pier Antonio Tollentini - 1562-4-22

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Sebastiano Erizzo, Venice

Sebastiano Erizzo - Pier Antonio Tollentini - 1562-4-22
FINA IDUnique ID of the page  4791
InstitutionName of Institution. Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana
InventoryInventory number. Ms 277, cc. 93r-95v
AuthorAuthor of the document. Sebastiano Erizzo
RecipientRecipient of the correspondence. Pier Antonio Tollentini
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . April 22, 1562 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Venice 45° 26' 13.88" N, 12° 20' 4.52" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Girolamo Ruscelli
LiteratureReference to literature. Erizzo 15591, Erizzo 15682, Missere Fontana 2013a, p. 330-331, notes 10-11 et 14-15, p. 341, note 134, 1783, Marconato 2018, p. 192-1934
KeywordNumismatic Keywords  Book , Engraving , Errors , Roman , Roman Provincial , Sulphur Cast
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  http://paduaresearch.cab.unipd.it/10511/1/marconato claudia tesi.pdf
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 22 avril 1562 (de Venise): "AL SIGNOR PIER ANTONIO TOLLENTINI Magnifico signor mio onorando, questi giorni passati mi pervenne alle mani una lettera di vostra signoria indiricciata al signor Girolamo Ruscelli, molto vecchia, scritta di XIX Decembre MDLXI, la quale essendomi stata letta dal sudetto signor Ruscelli, non mi ho veramente potuto contenere, vedendo detta sua lettera piena di tante lodi che vostra signoria attribuisce al libro mio delle medaglie sovra quanto io merito, di non mostrarle con questa qualche gratitudine d’animo, quantunque non la conosca più che tanto. Là onde, per quello che ella mi stima et tiene in pregio il libro mio, le rendo quelle gratie ch’io //[c. 93v] posso maggiori, offerendomi sempre ad ogni suo servigio, pregando vostra signoria che mi adoperi in ogni cosa che io le possi far commodo, over piacere, riconoscendo dal canto mio un grande obligo a quella et sentendolemi assai tenuto per la molta sua cortesia et troppo onorata mentione ch’io veggo da lei farsi delle cose mie, sapendo io non valer tanto, quanto la si ha peraventura conceputo nell’animo. Ho avuto ancora carissimi gli attentimenti che vostra signoria ci dà intorno al libro, una parte dei quali spero di seguire in questa seconda editione del sudetto libro, il quale uscirà fuori con una grossa giunta di riversi molto vari et scielti di nuove medaglie, che seco porteranno bella istoria, et le espositioni per tal rispetto riusciran=//[c. 94r]no più lunghe. Onde se il libro ha da essere d’alcun valore sarà in questa seconda editione per la giunta di rarissimi riversi, che porgono ampia et bella materia da scrivere. È vero che queste fatiche signor mio a chi le prova sono grandi, facendo mestieri del rivolgimento d’infiniti libri, et de’ riscontri d’assai antichi che certo se io ne fossi digiuno, non mi metterei in sì profondo pelago; pur non siam noi nati a noi soli, ma bisogna far utile in qualche cosa al mondo, et spetialmente in materia nuova, non più trattata da antichi né da moderni, essendo io stato il primo che ho incominciato ad investigare queste cose oscure, et espostomi alle lingue de’ maligni et invidi //[c. 94v] sempre presti a mordere le fatiche di coloro che s’ingegnano di giovare al mondo. Il libro in questa prima editione è riuscito con qualche errore spetialmente nelle figure, dove mancano certe cose et così il disegno, come l’intaglio, è in alcuni de’ riversi imperfetto; ma questa è stata colpa d’altrui, et non mia, ch’io sono l’autore et non il mercatante che lo fece stampare. Ben spero che si correggeranno et si rifaranno delle figure, che stanno male: vostra signoria vedeva in questa seconda editione un gran numero di medaglie de’ Cesari battute loro da varie città della Grecia con riversi vari et esquisiti, con le espositioni al luogo suo, che spero sodisferanno peraventura a vostra signoria, perché nelle greche medaglie //[c. 95r] et nelle loro dichiarationi, sì nelle imprese che in quelle si veggono, come nelle lettere, non trovo alcuno per dotto et intendente ch’egli sia che sappia cosa alcuna. Anzi, havendo io letto doppo l’impressione del libro mio alcuno, che ha mandato fuori espositioni intorno a medaglie, trovo errori intorno ad alcuna medaglia greca, che s’ingegnano questi di esporre; dico errori ridicoli, come di persone che non intendono né la lingua greca, né le cose. Onde infra così difficile impresa io solo abbandonato dagli ultimi consigli ho convenuto durare fatiche grandissime. Questo tanto io ho voluto liberamente scrivere a vostra signoria, poiché conosco nella sua cortesissima lettera, che con baldanza ci//[c. 95v] dà quegli avvertimenti intorno al migliorare del nostro libro. Né voglio restare di pregarla poiché la sua tanta cortesia mi assicura che se ella havesse o ritrovasse peraventura, alcuna bella medaglia degli imperadori con raro riverso, voglia farmene fare un pronto in solfo, et la mandi al signor Ruscelli, che mi sarà data. Et fra tanto mi raccomando di core a vostra signoria, pregandola che mi tenga per molto suo, alla qual bascio le mani. Di Vinegia, li XX di aprile MDLXII" (Vicenza, Biblioteca civica Bertoliana, Ms 277, cc. 93r-95v; Missere Fontana 2013a, p. 330-331, notes 10-11 et 14-15, p. 341, note 134, 178; Marconato 2018, p. 192-193).

References

  1. ^  Erizzo, Sebastiano (1559). Discorso di M. Sebastiano Erizzo sopra le medaglie antiche, con la particolar dichiaratione di molti riversi. Nuovamente mandato in luce. In Venetia: Nella Bottega Valgrisiana.
  2. ^  Erizzo, Sebastiano 1568. Discorso di M. Sebastiano Erizzo sopra le medaglie de gli antichi, con la particolar dichiaratione di esse medaglie …, nuovamente ristampato ... In Vinegia: Appresso Giovanni Varisco, et compagni.
  3. ^  Missere Fontana, F. (2013), "Sebastiano Erizzo tra collezione, epistolario e riscrittura", Numismatica e Antichità Classiche, 42, pp. 329-355.
  4. ^  Marconato, Claudia (2018), Edizione critica dell'epistolario di Sebastiano Erizzo, letterato veneziano del secondo Cinquecento, Unpublished PhD, Padua-Liège.