'... li Giudei ed altri far fraude chi rivendervoli fra noi, ammasciano le Medaglie volgare e commune qui in ogni metallo, e le trammettono a l’Oriente ed al’Italia ed altri luoghi per ingannare gli forastieri chi vanno cercandole; e son ben moti, ma sono ignoranti o specifierali. Per me dunque questa le ne sia una regola generale, che lei pigli solamente quelle chi hanno inscrittioni Grechi in ogni metallo, chi sono ben preservate e ben leggibili. ... Le furbarie in queste cose son tante e si varie, che gli piu accorti antiquarij delle volte se ne ingannano. Spesse volte a Stambol et a Scutari ho comprato di buone medaglie in oro, e qualchedune in argento dalli Sherofgi, o cambiatori, pagando poca cosa piu del peso per il cambio; ma credo che loro per adesso son divenuti poco a poco piu faccienti' (BL, Add MS 22911, f.223; Burnett 2020b, p. 587 n. 148)
'the Jews and others act fraudulently by buying among us and amassing coins in every metal which are ordinary and common here, and they transfer them to the Orient and to Italy and other countries to deceive the foreigners who go looking for them, and they are well motivated, but ignorant and superficial. For me therefore there should be a general rule, that you buy only the ones with Greek inscriptions in any metal, which are well preserved and fully legible.... The tricks in these matters are numerous and varied so that even the most sharp antiquaries are sometimes deceived. Many times at Constantinople or Scutari I bought good coins in gold, and sometimes silver, from the Sherofgi or money-changers, paying little more than the weight for the exchange; but I believe that they have now gradually become more proficient.' (English translation from Burnett 2020b, pp. 586-7)